lunedì 28 maggio 2012

Sciroppo per la tosse ai fiori di tarassaco: naturale e biologico.....

...Quando sei giovane tutta la tua vita è dedicata al divertimento.. poi cresci ed impari ad essere prudente! Questo è il motto di questo periodo, sarà che tra pochissimi giorni è il mio compleanno e mi avvicino sempre di più alla soglia dei TRENTA, o sarà semplicemente perchè sto già pensando a fare scorte per l'inverno.. Voi direte di già?? Eh si, in questo periodo la natura ci regala davvero tanto, si fa perdonare di essere stata pigra e poco generosa nei mesi scorsi; e allora bisogna mettersi già ai ripari, cercando di godersi i prodotti di questo periodo e perchè no, fare un pò come le formichine, pensare ai duri mesi invernali e inventarsi mille modi per tenersi stretti più a lungo questi meravigliosi regali, colorati, ricchi di vitamine e sali minerali..
Ecco perchè ho pensato di preparare un ottimo sciroppo per calmare la tosse a base di fiori di tarassaco, che nelle scorse settimane invadevano i nostri prati, e con del meraviglioso miele che produce con tanta pazienza, ma soprattutto passione mio suocero. Non vi ho mai detto che i genitori di mio marito producono miele? Vi parlerò anche di questo prossimamente, ne vado davvero tanto fiera!
Siete curiosi di sapere come si prepara questo sciroppo? Eccovi accontentati:

Ingredienti:
100-120 capolini fioriti di tarassaco
2 litri di acqua
350- 400 gr melata di metcalfa o altro miele a vostro gradimento, per me Miele di Apicolura Attilio Luboz

Raccogliere in pieno sole, verso mezzogiorno, 100-120 capolini fioriti di tarassaco. Per me è stata un'occasione per fare una piacevole passeggiata prima di pranzo.




Stenderli bene sul tavolo, adagiandoli su di un canovaccio asciutto.


Una volta asciutti, metterli in una bacinella, possibilmente in vetro o in acciaio e ricoprirli con 2 litri di acqua fredda. Lasciarli macerare per 24 ore in un luogo fresco e al riparo dal sole.


Dopo le 24 ore cuocere il tutto in una pentola d'acciaio a fuoco basso fin quando si è ristretto di circa la metà. A quel punto si colano i fiori cercando di strizzarli molto bene per far fuoriuscire tutto il liquido residuo.


A questo liquido di risulta aggiungere 350-400 gr di miele di metcalfa


La Metcalfa Pruinosa è un insetto di origine americana, simile ad una farfalla, recentemente introdotto nel nostro Paese e diffusosi soprattutto nell'Italia nord-orientale. Attacca molte piante diverse sia spontanee che coltivate e produce un'abbondante melata, raccolta dalle api che ne fanno un miele molto particolare; di colore molto scuro, quasi nero.  
Mescolare e cuocere il tempo necessario per fare uno sciroppo piuttosto denso.



Invasettare a caldo in barattoli o bottiglie di vetro. Si conserva tutto l'inverno e se ne raccomanda un cucchiaio al giorno.


Auguro a tutti una meravigliosa settimana e che la primavera ci regali momenti indimenticabili!




sabato 12 maggio 2012

Design Green

Non posso più rimandare, è tempo di organizzare il giardino e l'orto.. Quest'anno sono in ritardissimo, complice il tempo pazzerello e i troppi impegni lavorativi, ma quest'anno voglio strafare, voglio creare un giardino romantico, stile inglese di fine '800.
Il giardino "all'inglese" rifiuta la regolarità geometrica e dispone ogni cosa in un'apparente casualità. Divengono elementi caratteristici di questo tipo di giardino: i vialetti tortuosi, i dislivelli, le pendenze, la disposizione irregolare degli arbusti. Ed un altro elemento caratteristico del giardino "all'inglese" è la falsa rovina. Il sentimento della rovina è tipico della poetica romantica. Le rovine ispirano la sensazione del disfacimento delle cose prodotte dall'uomo, dando allo spettatore la commozione del tempo che passa. Le testimonianze delle civiltà passate, pur se vengono aggredite dalla corrosione del tempo, rimangono comunque presenti in questi rovine del passato. E la rovina, per lo spirito romantico, è più emozionante e piacevole di un edificio, o di un manufatto, intero.




Per me il concetto di "rovina" è dato da alcune tracce del passato lasciate dalla nonna di mio marito, che prima abitava qui.. In particolare dei roseti che avranno almeno 40 anni, cespugli e peonie antiche, dei vecchissimi vasi in terracotta di tutte le dimensioni e forme.. 



Queste rose di un tenerissimo color pesca si arrampicano lungo un muro in pietra lungo 12 metri e alto fino a 4 metri. Ogni volta che ci passo accanto emanano un profumo di ricordi antichi, ricordi di un'infanzia ormai sfiorita..

 


Quando penso alle peonie mi piace ricordare queste due leggende cinesi:

L’imperatrice Wu Zetian(624-705 d.C.), chiese ai giardinieri di palazzo, di poter ammirare le peonie nei giardini coperti di neve e fu così forte la sua rabbia quando si rese conto che l’ assurdo desiderio non poteva essere esaurito, che ordinò che venissero bruciate.
Tuttavia, le radici delle peonie resistettero a quello scempio e da allora la peonia viene chiamata anche il “fiore eterno”.

Secondo una leggenda del Catai, l’imperatrice Wu-Tu-Tian,dotata di poteri magici, ordinò ai fiori dei giardini imperiali di sbocciare tutti insieme,ma la peonia si rifiutò.Per vendicarsi di questa disobbedienza, l’imperatrice la confinò sui monti in mezzo alla neve; ma il fiore sbocciò ugualmente. Meraviglioso! L’imperatrice rassegnata, revocò l’esilio e ridiede alla peonia il ruola di regina dei fiori.

Qualche giorno fa in biblioteca ho letto anche che secondo la medicina popolare, la peonia officinalis garantiva all’uomo molti benefici: i suoi semi, appesi al collo di un neonato, lo preservavano dai dolori della dentizione. Radici e petali, avevano invece benefici effetti per l’epilessia e la malaria.
Nell’antichità inoltre, era ritenuta una pianta degli dèi, capace di cacciare gli spiriti maligni e proteggere dagli incubi notturni, utilizzata dai marinai come amuleto portafortuna per proteggersi dalle tempeste e capace di proteggere dai furti, se utilizzata creando dei coni di fiori secchi collocati dove si mettono le chiavi di casa.
Oggi, la radice della peonia viene ancora usata come antispasmodico, sedativo calmante nelle forme di ansia e insonnia e come anti-dolorifico.  




Due enormi noci e un pruno selvatico incorniciano la zona che destinerò all'area barbecue e pranzo, in quel punto sistemerò un gazebo in ferro battuto che sarà adornato da rose rampicanti e vasi a vasca con varietà di piante profumate.. 


Immagino un meraviglioso tavolo e sei sedie in ferro battuto, stile art nouveau, con cuscini fatti a misura che evocano la delicatezza delle peonie..



Cosa dite, ce la posso fare??
Mi metto al lavoro, ho da falciare un pò di erbacce e domani e la settimana prossima andrò per mercatini dell'antiquariato in Francia.. In particolare pensavo di andare qui e in particolare ad Annecy, dove tutti i week end il centro si veste di mille oggetti di antiquariato in stile provenzale e un pò shabby chic!

A presto