martedì 24 dicembre 2013

Struffoli natalizi

Anche se di corsa oggi voglio augurarvi un sereno e Santo Natale con una tradizionale ricetta di "casa mia": gli Struffoli Napoletani.
Per chi ancora non ha mai sentito parlare degli struffoli, basta dire che sono delle piccole palline di pasta dolce, fritte e poi "affogate" nel miele di millefiori o agrumi e decorate con confettini colorati e frutta candita. 
Le origini degli struffoli, risalgono all’età degli antichi Greci che pare li abbiano esportati nel Golfo di Napoli al tempo di Partenope. Ed è proprio dal greco che secondo molti deriverebbe anche il nome “struffoli”: più precisamente dalla parola “strongoulos”, ovvero “dalla forma arrotondata”. 
Secondo altri pareri, la parola struffolo, deriva, probabilmente da "strofinare", il gesto che compie chi lavora la pasta, per arrotolarla a cilindro prima di tagliarla in tocchetti. 


In famiglia li adoriamo, in quanto è un dolce che, nonostante sia di tradizione, è molto semplice da preparare e di grande impatto visivo per i colori e di impatto sensoriale grazie ai profumi e ai sapori del miele e degli aromi.
In casa nostra senza gli struffoli non è Natale!
Vi lascio la ricetta super collaudata, di tradizione di famiglia e tramandata per generazioni.

Ingredienti:
Per l'impasto
500 gr di farina, per me Farina tipo 00 per dolci Molino Pizzuti
50 gr di burro, per me Gran Moravia 
  100 gr di zucchero semolato
3 uova intere di allevamento biologico
1 bicchierino di liquore all'anice
scorzetta di limone e mandarino grattugiate
1 pizzico di bicarbonato
400 ml di olio di arachidi
Per la guarnizione
300 gr di miele di millefiori, per me di Apicoltura Attilio Luboz
2 cucchiai di zucchero semolato
confettini colorati
cedro e arancia canditi


Impastare tutti gli ingredienti, dapprima farina, bicarbonato, zucchero e burro, in seguito amalgamare le uova, la scorzetta grattugiata di agrumi e un bicchierino di liquore all'anice o a chi piace limoncello.
Creare un composto liscio ed omogeneo ed avvolgerlo in una pellicola lasciandolo riposare per 30 minuti.
Dividere l'impasto in 4 parti e creare dei filoncini sottili, del diametro di una nocciola, questo per agevolare il taglio dello struffolo.


Far scaldare l'olio in una padella dai bordi alti e intanto arrotondare con  le mani un pò inumidite i tocchetti.
Quando l'olio sarà sufficientemente caldo, immergere gli struffoli e lasciarli dorare per un paio di minuti.
Asciugarli su carta assorbente e lasciarli raffreddare.


A questo punto bisogna far sciogliere il miele e un paio di cucchiai di zucchero in una capiente padella dai bordi alti e immergere gli struffoli per farli amalgamare completamente al miele.
Trasferirli in vassoi e donare la forma che più preferite: a ciambella o a "Vesuvio".
Decorare con confettini colorati e con arancia e cedro canditi.


Ancora Buon Natale!

S

venerdì 22 novembre 2013

Come scegliere i tappeti per la vostra casa

Avete scelto ormai tutto l'arredamento della vostra casa, dal divano alla cucina, il tavolo, la libreria o il tavolino, ma avete ancora la sensazione che manchi qualcosa? Il salotto o la camera da letto vi sembrano ancora incompleti?
Per ovviare a questo "senso di vuoto" una valida soluzione è completare l'arredamento con dei tappeti, che però si contestualizzino all'ambiente e allo stile della vostra casa e lo rendano ancor più caldo e confortevole.


Il tappeto è uno di quei complementi d'arredo che ha la capacità di donare un'aspetto completamente diverso ad una stanza, regalare del colore in più, rendere più armonioso, intimo ed accogliente un ambiente, per non parlare della piacevole sensazione di tenere il freddo pavimento lontano dai nostri piedi.
In passato avevano una grande importanza all'interno delle abitazioni: erano l’emblema della ricchezza di una famiglia e ne testimoniavano l’agiatezza e il prestigio sociale. Oggi i tappeti sono uno di quei dettagli che danno carattere allo spazio e fanno unico un ambiente. Arricchiscono e completano l’arredamento e se le tende aiutano a definire l’atmosfera delle stanze modellando la luce, i tappeti aiutano a definirne gli spazi. Nella scelta si dovrà prestare attenzione a forma, dimensioni e colore in modo da accordare il nuovo elemento d’arredo con il mobilio della casa.


 Ecco alcuni consigli per orientarsi nella selezione del tappeto più adatto al proprio spazio:

Tipologia e materiali del tappeto
Esistono diverse tipologie di tappeti, in base alla tecnica in cui sono stati realizzati. Anche i materiali sono diversi, adatti ad ogni tipo di esigenza ed ambiente. Il tipo di tappeto più pregiato è senza dubbio quello annodato a mano. Si tratta di un tappeto molto elaborato, che presenta un numero di nodi variabili. Più nodi sono presenti e più è alto il valore del tappeto. 
È realizzato principalmente con materiali come lana, cotone e seta mentre le aree di provenienza sono generalmente India, Iran, Pakistan e Turchia. Il tappeto taftato a mano viene invece realizzato su una base di tela, su cui, attraverso una specie di pistola, vengono aggiunti ciuffi del vello del tappeto. 
Per realizzare questo tipo di tappeto vengono impiegati materiali come lana, seta ma anche acrilico ed altre fibre sintetiche. I Paesi di provenienza sono Cina e India.


Meno pregiati ma molto resistenti, sono invece i tappeti realizzati a macchina. Per questi tappeti vengono impiegate soprattutto fibre sintetiche ma a volte anche lana e seta. Sono solitamente disponibili in molti colori e fantasie e provengono dalla Turchia e dall’Egitto ma anche da alcuni Paesi europei. Per i tappeti da esterno, sono da segnalare quelli in bamboo, Sono infatti molto resistenti all’usura e agli agenti esterni. Il bamboo è inoltre eco compatibile e completamente biodegradabile. Questo tipo di tappeto, per le sue caratteristiche, è adatto anche ad altri ambienti della casa come bagno e cucina. 
Per quanto riguarda i materiali, in genere le fibre naturali riescono a migliorare il clima dell’ambiente in quanto assorbono l’umidità in eccesso e la restituiscono quando il clima diventa troppo secco. Le fibre sintetiche invece garantiscono un’alta resistenza agli urti e agli agenti atmosferici, oltre che praticità di pulizia e manutenzione.

Tappeti e arredamento:
Al contrario di molti altri elementi d’arredo, il tappeto non deve necessariamente essere in accordo con le forme ed i colori del resto della stanza. Il tappeto si rivela così un elemento molto versatile per arricchire l’ambiente ed accrescerne la bellezza. 
Tappeti con importanti motivi floreali possono infatti essere abbinati tranquillamente ad interni dallo stile essenziale e lineare, in modo da spezzarne l’essenzialità. Allo stesso modo, i tappeti che presentano dei disegni di tipo geometrico possono essere abbinati ad un arredamento dai decori elaborati, consentendo così di alleggerire lo stile generale. 
Nel caso in cui invece siano presenti più tappeti nella stessa stanza, bisognerà evitare di accostare lo stesso tipo di decorazione, da non creare così un effetto troppo pesante in caso di decorazioni floreali oppure troppo lineare nel caso di decorazioni geometriche. Un discorso molto simile vale anche per i colori.
All'interno di ambienti che presentano arredi dai toni sgargianti, è possibile inserire tappeti dai colori neutri e viceversa, sempre per riequilibrare i toni dell’arredo. 
L’abbinamento cromatico dei tappeti va fatto soprattutto rispetto alle pavimentazioni, infatti, il tappeto va scelto in modo da farlo risaltare sul pavimento. Per un pavimento dai toni molto chiari quindi, bisognerà preferire un tappeto dalle tonalità scure o comunque molto decise. Al contrario, per dei pavimenti scuri, è consigliato scegliere tappeti dalle tonalità molto delicate, come ad esempio quelle pastello. 
Il tappeto va scelto, com'è ovvio, in base allo stile dell'arredamento: in un salotto classico, ad esempio, andrà ad hoc un sontuoso tappeto persiano, che renderà la stanza ancora più importante e preziosa. Se invece volete limitare i costi, ad un arredamento classico si può abbinare anche un tappeto a pelo raso, rigorosamente monocromatico, dai colori chiari come il grigio, il panna o il beige in tutte le sue tonalità.


Va detto che un tappeto, oltre alla sua funzione estetica, serve anche ad altri scopi: può enfatizzare o dividere un ambiente, può servire come area giochi per i più piccoli, può proteggere il pavimento sottostante da graffi ed usura. 
I tappeti a pelo lungo, considerati shabby chic, sono perfetti per un arredamento provenzale, dai toni tenui e pacati e le tinte pastello, mentre invece per un arredamento country, solitamente realizzato in monocromie naturali, si possono scegliere dei tappeti in lana dai colori vivaci, per dare movimento e luce al salotto.

Tappeti e divani:
Innanzitutto evitate di mescolare stili o fantasie e disegni: se avete un divano con un tessuto broccato, ricamato oppure con una qualche fantasia particolare evitate di accostarci un divano con delle altre fantasie, meglio uno in tinta unita o con un semplice bordo a contrasto.
Se invece il vostro sofà è monocromatico via libera alla fantasia per il tappeto: righe, disegni e trame tono su tono daranno un tocco di allegria in più al vostro soggiorno moderno.
Per gli amanti dei colori tenui e degli accostamenti più soft un divano in tinta unita con un tappeto di un tono leggermente più chiaro o più scuro saranno il massimo dello stile, e eviteranno ogni contrasto troppo acceso.


Diverso il discorso per tappeti antichi, persiani o di pregio: le loro fantasie sono uniche e danno un effetto prezioso all'ambiente, senza bisogno di accostamenti particolari. Sono pezzi a sè stanti e creano l'ambiente intorno a loro, quindi non bisogna preoccuparsi troppo di abbinamenti e toni, a meno che proprio non ci siano dei colori che facciamo a pugni tra loro, ma è un'eventualità davvero rara.
Un divano di velluto o di un materiale consistente starà bene con un tappeto dal pelo più lungo, mentre la freschezza di un lino o di un tessuto più leggero sarà esaltata da un tappeto dal pelo più raso.
Infine la dimensione: la scelta è tra un grande tappeto che occupi tutto lo spazio finendo sotto e a lato del divano e sbordando dalle sue dimensioni, oppure un tappeto più piccolo che faccia da complemento davanti al sofà, di dimensioni leggermente più ridotte rispetto a quelle del divano da posizionare centrato davanti ad esso.  

Collocazione del tappeto:
Il tipo di tappeto da collocare all'interno degli ambienti andrà ovviamente scelto in base alla stanza a cui è destinato. I tappeti più pregiati e dai decori più elaborati dovranno essere sistemati nel soggiorno, nella sala da pranzo o nella stanza da letto. Quelli più semplici nelle linee e meno preziosi nei materiali potranno invece essere utilizzati tranquillamente nel bagno oppure in cucina.


Per le zone esterne della casa come ad esempio giardino e terrazzo, invece, andranno preferiti tappeti molto resistenti agli agenti atmosferici ed in grado di resistere all'umidità. In generale, non bisogna collocare tappeti molto pregiati in zone molto frequentate e quindi dal calpestio elevato. 
Per questo, molto spesso è possibile appendere i tappeti di valore sulle pareti, ad esempio sopra al letto, o addirittura creare l’effetto arazzo incorniciandoli e dotandoli di un vetro di protezione sul davanti. 
Un fattore molto importante da tener presente nella collocazione di un tappeto è poi la presenza della luce.
I tappeti dalle tinte molto scure, ad esempio, devono essere posizionati vicino ad una sorgente di luce naturale, così da evitare un effetto troppo cupo. I colori molto chiari, al contrario, riflettono molto la luce e quindi tappeti dai colori tenui possono essere messi con tutta tranquillità anche lontano dalle finestre.
Infine, la posizione e le dimensioni del tappeto all'interno della stanza. Nel soggiorno, il tappeto va messo in genere davanti al divano, nelle camere da letto vengono usati come scendiletto e nella sala da pranzo vanno a riempire lo spazio sotto al tavolo. 
In generale, bisognerebbe però evitare di coprire il tappeto con i mobili e soprattutto è necessario lasciare sempre visibile la decorazione principale, come ad esempio il medaglione centrale. Per questo motivo, è preferibile collocare i tappeti sotto tavoli trasparenti, magari di cristallo, così da poterne ammirare i disegni. 
In ogni caso va tenuto presente anche il contesto in cui si trova il tappeto. In spazi piccoli, ad esempio, è preferibile posizionarlo ad angolo, in obliquo, in modo da conferire all'ambiente un’ampiezza visiva maggiore. Tappeti allineati invece riducono l’ampiezza visiva, si tratta quindi di una disposizione che può essere utilizzata solo in ambienti ampi


Attenzione poi alle dimensioni del tappeto. Esistono dimensioni standard per i tappeti da mettere davanti al divano (circa 150x240 cm), o per quelli della zona notte da usare come scendiletto (circa 80x150). Se il tappeto verrà messo al centro della stanza, sarà molto importante lasciare un adeguato margine ai bordi (non più di circa 60-90 cm) altrimenti sembrerà troppo piccolo.

Forma:
La forma più comunemente utilizzata è quella rettangolare, per analogia con la forma delle stanze che solitamente sono costruite in modo da essere regolari, e in molti casi è davvero la forma che si adatta meglio agli spazi delle case moderne. Ma a volte rompere gli schemi consolidati può far scaturire piacevoli effetti e aiutarci a personalizzare maggiormente il nostro mondo imprimendogli un carattere davvero unico.
Ad esempio, per mettere in risalto un mobile o un complemento d’arredo, gli si può affiancare un tappeto di forma circolare che catalizza l’attenzione e ne aumenta la visibilità. Se invece il locale da arredare ha un perimetro asimmetrico sarà bene non osare con forme inconsuete per non incorrere in effetti visivi sgradevoli.  
Dimensioni:
In passato era usanza utilizzare tappeti molto estesi, a volte tanto da occupare tutta la superficie del pavimento della stanza in cui venivano posti. 
Al giorno d’oggi è bene fare le dovute considerazioni per scegliere la dimensione giusta. Proprio perché utili a sottolineare un arredo o a definire una porzione di spazio devono adattarsi bene alle dimensioni della zona che intendiamo arredare: in un corridoio sarà bene tenere conto della larghezza prima di scegliere la passatoia; in una sala da pranzo un tappeto molto esteso potrebbe risultare troppo ingombrante e fastidioso nella fase delle pulizie, rischierebbe inoltre di far scomparire il pavimento anziché dargli risalto.


Se stiamo pensando di arricchire l’arredamento del nostro soggiorno, il tappeto giusto può aiutarci a suddividere lo spazio tra la zona dedicata al pranzo e quella dedicata alla conversazione. Un tappeto davanti al divano aiuta a definirà lo spazio dedicato all'intrattenimento, lasciando libera la zona pranzo intorno al tavolo e alle sedie.

Colore:
Colore e fantasia del tappeto hanno naturalmente un ruolo fondamentale nell'armonia dell’arredamento. Nella scelta è necessario tenere conto del colore delle pareti e della luminosità del pavimento. Ad un pavimento in marmo chiaro potrà essere accostato sia un tappeto dai colori vivaci che un tappeto dalle tinte cupe; con superfici scure sarà bene abbinare un tappeto con tinte brillanti o colori pastello. A dispetto della modernità delle forme, fantasie geometriche e decorazioni floreali stilizzate possono essere ben abbinate a mobili antichi, mettendone in risalto le linee attraverso il contrasto.

Manutenzione del tappeto:
Il tappeto è un elemento d’arredo in ogni caso prezioso, al di là del materiale e della tecnica con cui è stato realizzato. Per questo, va eseguita una corretta ed accurata manutenzione. Generalmente, i tappeti vanno puliti con l’aspirapolvere, almeno due volte a settimana se il tappeto è soggetto al calpestio in modo molto frequente.
Negli altri casi, potrà essere pulito anche solo una volta alla settimana. Inoltre, almeno una volta al mese, andrà pulito anche il retro del tappeto. Nel caso di tappeti in fibra sintetica, è possibile anche effettuare il lavaggio a mano o in lavatrice, seguendo in ogni caso le indicazioni riportate sull'etichetta.  

Spero che i miei consigli vi siano serviti per fare un pò di luce sulla vostra scelta!



domenica 17 novembre 2013

Risotto Venere al gorgonzola e mascarpone

Il riso Venere è ormai diventato parte integrante della nostra alimentazione, ha un gusto molto aromatico e contiene tante proprietà nutrizionali. 
Chiamato anche riso nero, il venere è una particolare varietà di riso così chiamato proprio per la sua caratteristica colorazione dovuta a pigmenti prodotti dalla pianta; è adatto a tutti i tipi di alimentazione e secondo recenti studi ha un enorme potere anticancerogeno. Questo cereale anticamente veniva chiamato dai cinesi “Riso degli Imperatori” per le sue proprietà nutrizionali.
Il Venere è una varietà di riso molto ricercata per le sue notevoli proprietà nutrizionali ma soprattutto per l’alto contenuto di potentiantiossidanti che secondo gli ultimi e recenti studi aiuta a prevenire il cancro, combatte i radicali liberi, riduce i livelli ematici di colesterolo“cattivo” e previene l’infarto.


Recenti ricerche svolte presso l’Università della Luisiana hanno evidenziato che a parità di quantità il riso nero non solo è più ricco di antociani ed altri antiossidanti rispetto al mirtillo ma è anche più ricco  di vitamine E, di fibre vegetali e meno calorico in quanto più povero di zuccheri.

Il riso nero grazie a leggere tecniche di lavorazione mantiene inalterate tutti i suoi principi attivi e le sue caratteristiche organolettiche. Per l’elevata digeribilità è ottimo per chi soffre di disturbi della digestione, per i bambini e gli anziani.
Il basso contenuto di zuccheri lo rende un alimento ideale nelle diete ipocaloriche e degli sportivi.
Detto questo non vi resta che provarlo, io lo utilizzo semplicemente bollito come contorno a carni o pesce, oppure, come nella ricetta che vi propongo oggi, preparo degli ottimi e originali risotti.

Ingredienti per 2 persone:
180 gr di riso venere
50 gr di gorgonzola piccante, per me Bontàzola Mauri
100 gr di mascarpone e gorgonzola, per me Duetto Mauri
50 gr di speck a dadini
mezza cipolla rossa
mezzo bicchiere di vino
1 cucchiaino di dado vegetale bimby (vi lascio qui la mia ricetta)  
una noce di burro
olio evo
sale e pepe q.b.
erba cipollina


Per prima cosa è necessario far bollire per circa 40 minuti il riso Venere in abbondante acqua salata; a cottura ultimata scolare il riso al dente e metterlo da parte.
Scaldare una noce di burro e dell'olio evo in una casseruola, io ho usato la mia amatissima Cocotte della Staub, di cui vi ho già parlato qui. Far appassire una piccola cipolla rossa tagliata finemente con un mestolo di brodo vegetale, in modo che non venga troppo soffritta. Quando la cipolla è appassita e di un bel color ramato versare il riso e lo speck a dadini,  far tostare un paio di minuti, in modo che risulti morbido internamente e croccante fuori. A questo punto sfumare con del vino bianco e poi procedere la cottura,  per una decina di minuti, aggiungendo del brodo vegetale di tanto in tanto; salare e pepare a piacere.


A 3-5 minuti dalla fine della cottura aggiungere il gorgonzola piccante e il duetto e pezzetti, far amalgamare il tutto a fuoco dolce in modo che il risotto risulti morbido e cremoso.
Servire all'onda con dell'erba cipollina per dare un tocco di colore e freschezza.


Buon appetito e felice domenica!




sabato 5 ottobre 2013

Case da sogno

Spazi privati per la contemplazione e il riposo interiore; luoghi in cui coltivare l'otium al riparo dalle distrazioni e dal frastuono delle incombenze mondane, le Case da Sogno esprimono l'utopia di un "tempo liberato", di un "luogo dell'altrove", di un "rifugio" sicuro e personale dove sperimentare rapporti più autentici con se stessi e con gli altri, immersi nel sublime o nel pittoresco della natura.


"Quando vediamo una modesta capanna su di una roccia, accanto a un lago o ad un fiume, ci sembra meravigliosa: la stessa capanna in una città o in una metropoli ci apparirebbe come una catapecchia che offende sia il nostro senso estetico, sia le ordinanze civiche. Una dimora estiva, una casa da sogno, dovrebbe avere l'aria della dimora estiva e invitare a rigenerare noi stessi in modo semplice, estivo e allora la troveremo appagante alla vista e la chiameremo meravigliosa...



Chiunque abbia soggiornato in un cottage per un fine settimana o per un mese o per un'estate non potrà che guardare a una foto di quel luogo con nostalgia, sentirà le pacche dell'acqua sulla canoa e lo strattone della lenza e persino il profumo del tronco di betulla che brucia."
Non si tratta solo di una casa, bensì dell'emblema concreto di un' intera serie di esperienze...


La villa, l'odierna casa da sogno, è generalmente sia saggio d'autore, prodotto peculiare della capacità creativa di un architetto, che opera d'avanguardia, improntata allo stile più nuovo e attuale del momento.
Tale enfasi è accordata alla magnificenza, al decoro, alla valenza rappresentativa e dimostrativa delle forme, esplicitamente mirata all'ostentazione di uno status elitario nell'ambito di un'organizzazione sociale rigidamente gerarchizzata.


La concezione moderna della casa da sogno è anche la ricerca zen di un eremitaggio, di uno spazio privato per la contemplazione e il ripiegamento interiore, della quiete e del silenzio, dove coltivare l'otium solitario al riparo dalle distrazioni mondane la lusinga di un'esperienza sana, in un equilibrio armonico tra corpo, psiche e ambiente; il richiamo nostalgico di un "focolare", della tradizione; l'illusione di una pausa ludica, di una regressione temporanea alla spensieratezza dell'infanzia, quando tutto è gioco ed avventura.


La casa è il vostro corpo più grande. 
Vive nel sole e si addormenta nella quiete della notte; e non è senza sogni.  



giovedì 3 ottobre 2013

Tonno in crosta di pistacchio, buccia d'arancio e crema di aceto balsamico

Se cercate una ricetta per una cenetta romantica, questa del tonno in crosta farà al caso vostro!
Stasera sorprendete il vostro compagno con un piatto d'effetto, sofisticato, ma allo stesso tempo veloce da preparare e di semplice esecuzione.
Come vi ho già raccontato qui, adoro il tonno per il suo sapore deciso e per l'immensa ricchezza degli Omega3; sostituisce egregiamente la carne rossa in quanto è molto ricco di proteine, ma al tempo stesso riduce il rischio di infarto, aiuta a prevenire l’artrite e protegge anche la vista. 
Inoltre recenti studi dichiarano che faccia parte degli alimenti afrodisiaci, quindi stasera tutti a cucinare tonno!

Ingredienti: 
1 trancio di tonno da 250 gr alto un paio di cm circa
40 gr di Granella di pistacchi, per me Aroma di Sicilia
Semi di papavero e sesamo q.b.
La buccia di mezzo arancio biologico
Crema con aceto Balsamico di Modena, per me Acetaia Guerzoni
Olio evo q.b.
Sale q.b.


Come primo passaggio consiglio di mescolare in una ciotola la granella di pistacchio, i semi di papavero, i semi di sesamo e la buccia di mezzo arancio non trattato.
Tagliate il tonno, nel senso della sua lunghezza, in piccoli tranci della dimensione di circa 3 cm x 10 cm e ungeteli con un pò di olio evo da tutti i lati.

Piatti Villa d'Este Home Tivoli
Passate i piccoli tranci di tonno nella panatura, premendo bene su tutti i lati, così da far insaporire bene il pesce. Intanto scaldare un paio di cucchiai di olio evo in una padella antiaderente e una volta raggiunta la temperatura necessaria sistemate i trancetti di tonno nella padella.
Fate cuocere un minuto per lato, non di più, altrimenti la carne del tonno potrebbe risultare troppo secca e di conseguenza dura. Il tonno è eccellente cucinato come un filetto al sangue, a chi piace ovviamente la carne al sangue.
Togliete il tonno in crosta di pistacchio e buccia d'arancio dalla padella, adagiatelo in un piatto e servitelo bollente con qualche goccia di crema con aceto Balsamico di Modena, che devo dire ci sta al pennello!


Togliete il tonno in crosta di pistacchio e buccia d'arancio dalla padella, adagiatelo in un piatto e servitelo bollente con qualche goccia di crema con aceto Balsamico di Modena, che devo dire ci sta al pennello!


Con questa ricetta partecipo al contest di Gioia del blog In cucina con Gioia in collaborazione con AromaSicilia

Il Pistacchio: il re della Tavola

Per la Categoria Secondi Piatti


Buon appetito e soprattutto buon proseguimento di serata!


lunedì 30 settembre 2013

Carbonara vegetariana con zucchine e pizzochheri

Amici di Roma non storcete il naso! So che la Carbonara è sacra e non si tocca, però concedetemi questa variante. Un pò più leggera rispetto all'originale in quanto al posto del guanciale abbiamo le zucchine ed agli spaghetti tradizionali ho sostituito i pizzoccheri, un formato di pasta della tradizione valtellinese, a base di farina di grano saraceno.
Vi ho incuriosito almeno un pò? Mio marito dopo avermi dato dell'"eretica" ha ripulito il piatto fino all'ultimo pizzocchero!

Ingredienti per 2 persone:
150 gr di Pizzoccheri della Valtellina, per me Farabella 
2 zucchine medie
2 uova 
mezzo porro
3 cucchiai di Formaggio Gran Moravia grattuggiato
mezzo bicchiere di latte
erba cipollina q.b.
sale q.b.
olio evo, per me Azienda Agricola Ranise

Piatti Villa d'Este Home Tivoli
E' un piatto davvero veloce, per prima cosa mettere l'acqua sul fuoco per la cottura dei Pizzoccheri e intanto mondare il porro e le zucchine.
Affettare finemente il porro e le zucchine, scaldare dell'olio evo in una padella e farli soffriggere per qualche minuto con coperchio scoperto a fuoco medio - alto e poi abbassare la fiamma e far cuocere con il coperchio.


A pochi minuti dalla cottura dei pizzoccheri sbattere le uova con il latte, il parmigiano, l'erba cipollina e il sale.
Scolare i pizzoccheri, amalgamarli alle zucchine e a fuoco spento versare il composto con le uova. Mescolare delicatamente il tutto ed impiattare completando con una spolverata di pepe fresco.

Piatti Villa d'Este Home Tivoli
Buon appetito a tutti e approfittate delle ultime zucchine dell'orto!


sabato 21 settembre 2013

Spigola al forno alla mediterranea

Almeno una volta a settimana il pesce è da mangiare, sappiamo che fa molto bene alla salute ed è ricco di grassi sani, i famosi omega 3. Noi cerchiamo di mettere in tavola piatti a base di pesce un paio di volte a settimana, sia io che mio marito preferiamo il pesce alla carne e spesso cerco di variare le ricette proprio per rendere ancora più gustose queste pietanze.
In casa non avevo tantissimi ingredienti, pochi, genuini e di qualità: è questo il segreto della riuscita di una ricetta. Qualche pomodorino pachino, una manciata di olive taggiasche e di capperi raccolti al mare dalla mia mamma, un buon bicchiere di vino, tanto buon olio evo e soprattutto la regina della festa: una meravigliosa spigola pescata a Civitavecchia.
Andiamo in cucina, in meno di mezz'ora metterete in tavola un piatto leggero, gustoso e soprattutto sano!

Ingredienti:
1 spigola di circa 800 gr
150 gr di pomodorini pachino
una manciata di olive nere taggiasche, per me Azienda Agricola Ranise 
una manciata di capperi 
olio evo q.b., per me  Azienda Agricola Ranise
1 spicchio d'aglio
Erba cipollina, prezzemolo
Sale q.b.

Il procedimento è davvero semplice, per prima cosa bisogna mettere 2 minuti a bagno i capperi ed accendere il forno a 170°. 
In una teglia rettangolare ed abbastanza capiente per adagiare la spigola, versare un filo d'olio abbondante e sistemare i pomodorini tagliati a metà, le olive e i capperi ai lati della teglia, così da fare spazio al centro per la spigola.

Piatti Villa d'Este Home Tivoli
Eviscerare la spigola e inserire nella pancia del sale, uno spicchio d'aglio, erba cipollina e prezzemolo. Sistemarla al centro della teglia, dove abbiamo creato lo spazio tra i pomodorini, le olive e i capperi. Irrorare con l'olio evo, aggiustate di sale, ma attenti a non salare troppo, ci sono le olive e i capperi che sono già particolarmente saporiti. Infornarla per circa 25 minuti in forno già caldo a 170°.



Dopo pochi minuti di cottura comincerete a sentire un profumino che vi ricorderà le vostre vacanze al mare!
Servitela calda accompagnata al suo saporitissimo sughetto e bevete del buon bianco, magari quello che avete utilizzato per la cottura del pesce.


Buon appetito!



sabato 31 agosto 2013

Il mio dado vegetale fatto in casa, naturale ed economico!

.... L'orto in questi giorni è superbo, ricchissimo di ogni varietà di verdura ed è ormai necessario fare scorte per l'inverno.. Mia suocera sta già cominciando a preparare sacchettini di verdure lavate e tagliate per poter fare il minestrone la sera in inverno.. Poi ci sono le conserve di pomodori e verdure sott'olio e in vetro da preparare, insomma un bel da farsi!
Mi sono accorta che spesso amiamo mangiare risotti, anche semplici con spezie, tipo il risotto al cumino che personalmente adoro! In autunno e in inverno adoro accompagnare il riso ai secondi a base di carne o pesce, trovo sia un'alternativa più leggera alle solite patate.
E pensando ai risotti mi è venuta l'idea di preparare un buon preparato per brodo, insomma il classico dado vegetale. Si sa, per preparare un buon risotto bisogna disporre di un ottimo brodo, vegetale o di carne che sia; in commercio ce ne sono davvero tanti, di tutte le consistenze, ma purtroppo oltre ad essere pieni di conservanti sono anche pieni di additivi e di sale e dunque i buoni propositi di mangiare sano vengono vanificati se si utilizza questo tipo di insaporitore.
Così mi sono messa all'opera e splulciando quà e là, su libri di cucina naturale e biologica trovati in biblioteca e vari siti internet, ho messo a punto 2 ricette per preparare il mio dado vegetale fatto in casa, naturale ed economico!
1) Ricetta, è quella che ho sperimentato per prepararlo, prevede l'utilizzo del mio grande aiuto in cucina, il Bimby, con poca fatica e con soli 30 minuti di cottura si potrà ottenere un ottimo e saporito preparato per brodo.
2) Ricetta, la possono eseguire anche tutti quelli che non hanno il Bimby, con 3 semplici passaggi e in un'ora circa, un pò più di tempo rispetto al procedimento della prima ricetta, ecco che magicamente si potrà avere in dispensa il dado vegetale e utilizzarlo ogni volta che serve!

Ingredienti:
900 gr di verdure di stagione miste, a proprio gusto e in base alla stagione, io ho utilizzato: 
cipolle, aglio, porro, carote, zucchine verdi e gialle, peperone rosso, pomodorini datterini.
100 gr di erbe aromatiche a piacere, io ho utilizzato:
alloro, erba cipollina, prezzemolo, basilico, maggiorana, timo, salvia, rosmarino.
40 gr di vino bianco secco
350 gr di sale grosso (la proporzione di verdure e sale è in rapporto di 1/3)
50 gr di olio evo
 50 gr di Parmigiano Reggiano

Procedimento 1) Ricetta (Bimby):

Preparare tutti gli ingredienti, lavare e mondare tutte le verdure e le erbe aromatiche, tagliarle a pezzi grossolanamente e inserirle nel boccale, portare gradatamente a velocità 7 per 10 secondi. Dare infine un paio di colpetti Turbo.


Al trito di verdure, aggiungere il sale grosso, l'olio evo e il vino bianco. Cuocere a temperatura Varoma per 30 minuti con il misurino inclinato per evitare che fuoriescano schizzi di composto dal boccale.
Intanto preparare i vasetti di vetro e le tavolette dei cubetti di ghiaccio ben pulite e asciutte.
Infatti potete scegliere di conservare il vostro preparato per brodo in frigo in barattolini di vetro, per un massimo di 5 mesi; oppure in congelatore nelle apposite tavolette per i cubetti di ghiaccio, comode all'utilizzo e tengono fino a 9 - 10 mesi.
Grattuggiare il Parmigiano Reggiano.



Aggiungere il Parmigiano qualche minuto prima del termine della cottura, far amalgamare bene il tutto e omogeneizzare portando lentamente a velocità Turbo per circa 1 minuto. 
Lasciare intiepidire per qualche minuto, infine invasettare.





Procedimento 2): 

Attraverso 4 semplici passaggi potrete preparare il vostro dado per brodo vegetale in casa, semplice, genuino e gustoso:

1. Lavare tutte le verdure, farle asciugare e sminuzzarle per bene usando il mixer ad intermittenza in modo tale che la verdura non si ossidi.

2. Versare l’olio in una pentola capiente e aggiungere tutte le verdure sminuzzate. Lasciare cuocere con il coperchio per circa 10 minuti.

3. Aggiungere tutto il sale grosso e lasciar cuocere, con coperchio, per circa 1 ora mescolando per evitare che si attacchi. Non aggiungere assolutamente acqua ma lasciare la pentola coperta in modo che il sale produca la giusta umidità che consente la cottura.

4. Far raffreddare, quindi sistemare in vasetti da conservare in frigorifero oppure nelle formine del ghiaccio da tenere in congelatore e utilizzare in monodose.  



Vi assicuro, amici, che è una grande soddisfazione preparare in casa un prodotto industriale che si usa spessissimo in cucina, con poco tempo, verdure ed ingredienti selezionati e con un'incidenza economica davvero irrisoria!












giovedì 1 agosto 2013

Spaziamo! Come organizzare gli ambienti di casa per vivere in armonia

Le case moderne hanno sempre più necessità di spazi, in quanto le abitudini e i ritmi serrati di oggi impongono l’affitto o l’acquisto di appartamenti più economici, e quindi meno ampi.
In ogni caso la ricerca di soluzioni salva-spazio è indipendente da quanto sia piccolo l’appartamento, possiamo possedere anche una villa, ma tutti noi cerchiamo sempre più spazi affinché le nostre case possano essere accoglienti e, soprattutto, comode.
Di seguito vi propongo alcune idee e consigli di riorganizzazione degli spazi:
questi metodi di ridistribuzione degli spazi potranno regalare anche al più piccolo appartamento le comodità necessarie per vivere in armonia.
Maggiore importanza è stata data alla zona di ingresso e alla cameretta dei bimbi, in quanto questi ambienti sono quelli che necessitano, più di tutti gli altri, di trucchetti salva-spazio.
INGRESSO: E’ il biglietto da visita di ogni casa, poiché è il primo ambiente che si incontra entrando in un alloggio. Necessita di particolare attenzione perché deve essere allo stesso tempo accogliente e funzionale per la famiglia ed eventuali ospiti: deve dunque essere utilizzato in modo rapido ed efficiente.
Per massimizzare lo spazio nell’ingresso è consigliabile mettere una panca-contenitore su cui possiamo sederci e togliere le scarpe, e in cui riporre le borse e gli zaini dei bambini. Se non c’è abbastanza spazio per la panchina, possiamo inserire delle scaffalature aperte per posizionare ciò che è utile contenere. E’ quasi d’obbligo appendere uno specchio, così che possa riflettere il resto della casa e aumentare visivamente lo spazio.
casa ingresso jpg
Ecco qualche consiglio per rendere l’ingresso di casa accogliente, pratico e chic:
  • Uno svuotatasche, magari in argento e pelle/legno;
  • Un portaombrelli di design, in commercio ce ne sono di tutte le forme e colori;
  • Appendiabiti di design, in commercio ce ne sono di tutte le forme e colori;
  • Un tavolino per appoggiare un contenitore per la posta, una lampada, un vaso di fiori freschi oppure una pianta in vaso;
  • Un piattino con delle caramelle o cioccolatini;
  • Uno specchio;
  • Un’opera d’arte drammatica centrato sul tavolino o panca. Se non utilizziamo uno specchio come punto focale, assicuriamoci di mettere un piccolo specchio sul muro vicino alla porta, per darci un’ultima controllata prima di lasciare l’abitazione;
  • Una bella lampada sul tavolino e un punto luce focale o pendente;
  • Uno sgabello, una sedia, una panca per la nostra borsa o per sedersi per metterci le scarpe;
  • Un piccolo blocco note e poche penne nel cassetto insieme con i nostri biglietti da visita;
  • Applichiamo colori caldi alle pareti oppure carta da parati di design, che rendano l’ambiente caldo ed accogliente.
  • Quali riviste esibire e conservare all’ingresso? Sicuramente riviste di arredamento di interni e giardino!
CUCINA: è forse l’ambiente più vissuto di tutta la casa. Deve essere particolarmente funzionale, accogliente e divertente per cucinare, preparare spuntini e per l’intrattenimento di amici e ospiti. E’ possibile massimizzare lo spazio a sistema verticale, con scaffalature per la dispensa, cassettoni per i prodotti secchi, contenitori degli alimenti freschi e gli utensili da stipare nelle credenze o ripiani.
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Il sistema più adeguato per avere una cucina ordinata e funzionale è sicuramente quello della suddivisione tematica. Dedichiamo ripiani, cassettoni e scaffalature in maniera verticale alle varie tipologie di alimenti o utensili.
Utili sono anche i contenitori per la spazzatura, posti al di sotto dei lavelli, funzionali e igienici.
BAGNO: è la prima stanza che si incontra al mattino e l’ultima nella quale si entra in serata prima di andare a letto. Deve essere ben arredata, e gli scaffali devono contenere tanti altri contenitori canestri da stipare anche sotto il lavello o dietro la porta per ospitare i piccoli apparecchi elettrici di bellezza quando non sono in uso. E’ necessario inserire un armadietto che contenga il trucco i pettini, le spazzole, i prodotti di bellezza e anche i medicinali.
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SALOTTO: si possono cercare dei metodi per ottimizzare e utilizzare al massimo gli spazi, è tra l’altro la stanza che più di ogni altra vede la presenza degli ospiti. Sarà utile massimizzare gli spazi attraverso mobili multifunzionali come divani, poltrone e pouf che siano anche contenitori, in modo da poter accogliere non solo coperte e cuscini, ma anche accessori per la tv, stereo o lettori dvd. Se inoltre tavolini e credenze hanno la possibilità di avere dei cassetti e degli scaffali in basso, potremo riporvi non solo servizi di piatti, posate, bicchieri, ma anche la biancheria per la casa, come tovaglie, asciugamani e strofinacci.
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CAMERE DEI BAMBINI: non sono solo stanze per dormire, ma anche e soprattutto per giocare. Non importa che nostro figlio sia un bambino, un neonato o un adolescente: la sua camera dovrebbe essere un riflesso dei suoi sogni e della sua età, così come il riflesso delle sue esigenze.
Una cameretta deve essere utile non solo per giocare, ma anche per studiare e, perché no, sognare a occhi aperti! Bisogna dunque prestare attenzione a realizzare spazi per il gioco, per dormire e per il tempo libero e lo studio. Lo spazio deve essere arredato con mensole o bacheche per tenere tutto in modo ordinato e non avere nulla fuori posto, così da lasciare le scrivanie libere e i tappeti sgombri per poter giocare liberamente.
Idealmente, gli elementi che non possono mancare nella stanza dei bambini, oltre al letto e al guardaroba, sono un comodino o un piano d’appoggio che svolga la funzione dei contenitori per i giochi; il tappeto e lo spazio per il gioco e la scrivania con le correlate mensole.
Inoltre, quando la famiglia si allarga e due bambini o ragazzi devono condividere la stessa camera, è indispensabile permettere a ognuno di avere il proprio territorio.
In base a queste premesse, per scegliere l’arredamento delle camere per bambini noi grandi dobbiamo sfoderare la fantasia e uscire dagli schemi, per ripensare lo spazio in modo intelligente.
Ecco allora che entrano in scena i mobili “trasformisti” ed i letti salva spazio, per dare la possibilità di utilizzare lo spazio occupato dal letto, con un pratico e capace contenitore apribile con un semplice gesto.
Oltre ai letti contenitori, ideali possono essere anche i letti a ponte con scrittoi estraibili, i letti scorrevoli, o a castello con terza rete estraibile.
Perfette anche le camerette per bambini a soppalco in cui si dorme in alto, e lo spazio sotto il letto può essere occupato da un armadio o da una scrivania. Grazie alla tecnologia moderna, le scalette e le pedane usate per salire sul letto possono scomparire con meccanismi di scorrimento, per rendere la cameretta esteticamente più bella e con maggiore spazio da vivere durante il giorno.
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LA NOSTRA CAMERA DA LETTO: ogni camera da letto in casa dovrebbe essere un rifugio dal mondo e dal caos quotidiano, un luogo dove ci si può rilassare la sera e svegliarsi al mattino sereni ed energici. L’ottimizzazione della stanza da letto parte dall’organizzazione degli armadi che è bene siano usati correttamente.
L’abbigliamento fuori stagione può essere sistemato all’interno di ceste o contenitori in plastica da inserire sotto il letto, sì che negli armadi possiamo allestire lo spazio per separare gli abiti, gli accessori, le scarpe e altro ancora. L’ideale sarebbe creare una vera e propria cabina armadio in modo da poter organizzare in maniera funzionale al suo stesso interno lo spazio per l’abbigliamento, scarpe e coperte, trapunte e lenzuola.
I letti contenitori, poi, sono dei veri salva-spazio, potremo riporvi il cambio di stagione o la biancheria da letto.
casa camera da letto
La casa è lo specchio della vita che conduciamo o che dovremmo condurre: mettere in ordine le nostre cose, a volte aiuta a mettere in ordine anche i nostri pensieri..