lunedì 27 ottobre 2014

Pavimenti sopraelevati per esterni

Il pavimento accessibile sopraelevato è chiamato a risolvere casi progettuali molto diversi tra di loro, sia per interni che per sistemazioni esterne. Edifici che ospitano uffici, aeroporti o stazioni ferroviarie, musei ed esposizioni, auditorium e sale congressi, ospedali e cliniche, università e scuole, spazi urbani, parchi e giardini; tutto ciò senza mai dimenticare le esigenze per cui è nato, cioè le funzioni che svolge per i Data Center e le Control Rooms di processi industriali.
Esempio di pavimentazione sopraelevata
per esterno in doghe in legno
Saper modulare la valenza dei parametri funzionali e definire il prodotto specifico per ogni diverso caso deriva dalla capacità di progettare, dalla ricerca tecnologica e dall'esperienza produttiva.
Un pavimento sopraelevato, o pavimento galleggiante, rappresenta un efficace ed intelligente metodo non solo per la gestione del passaggio di cavi e di componenti elettriche, ma anche per la gestione del riscaldamento e del raffreddamento dell'ambiente.
Pannello in diamond green Zincol Italia S.p.a.
e dettaglio pavimento
“Andiamo verso ilfuturo grazie al passato” è lo slogan di un'azienda leader in Italia, Moncini, fondata nel 1910 nel settore della lavorazione delle pietre naturali. Attenti all’evolversi del mercato, dagli anni ottanta hanno avuto modo di sviluppare la produzione di pavimenti sopraelevati, pavimentazioni e rivestimenti tecnici, produttori inoltre di manufatti in pietra naturale per l’arredo urbano.
Moncini progetta e fabbrica pavimenti sopraelevati per ogni esigenza funzionale e strutturale attraverso prodotti e materiali unici ed esclusivi, ad alto contenuto estetico con forme e modulazioni personalizzabili. L'azienda opera nel settore con un occhio di riguardo alle prestazioni che si vogliono ottenere:
  • ANTISISMICITA'
  • RIGIDITA' E RESISTENZA AI CARICHI
  • SOPRAELEVAZIONE
  • ISOLAMENTO ACUSTICO
  • SICUREZZA CONTRO IL FUOCO
  • CONDUTTIVITA' ELETTROSTATICA
  • SALUBRITA' AMBIENTALE
  • ARCHITETTURA SOSTENIBILE
  • SICUREZZA CONTRO FOLGORAZIONI ELETTRICHE E MESSE A TERRA
E' possibile scegliere tra una vasta gamma di rivestimenti diversificati del piano di calpestio: marmo, granito, grès porcellanato, parquet, acciaio inox, linoleum, gomma, moquette, mosaici e porfidi..
Diventa una realtà concreta personalizzare il pavimento sopraelevato con bordi antiurto perimetrali in tinta RAL e impreziosirli con elementi in materiali pregiati quali acciaio e ottone, e per qualsiasi tipologia di pavimento sopraelevato, in perfetto connubio tra qualità e prezzo, è possibile creare sui pannelli lavorazioni, loghi e intarsi con waterjet o laser.

Esempio di pannello dimensione 90 X 90 con rivestimento in grès e pannello in granito cava Moncini e
supporto in granito e finitura in gres effetto listone legno
1_ Pannello composto dall'accoppiamento di due piastrelle in gres Royal Mosa
2_ Esempio di pannello dimensione: 60 X 30
3_  Esempio di pannello dimensione: 30 X 120
Uno dei prodotti di punta dell'azienda Moncini è il Pannello Mongreen, ecologico, eco-compatibile, naturalmente anti-batterico, con nessun problema per trasporto in pubbliche discariche. Con un notevole risparmio sui costi di manutenzione per la pulizia ordinaria/straordinaria, il pannello Mongreen non necessita di inceratura e possiede un' eccellente resistenza all’abrasione con una conseguente durata nel tempo. Per le caratteristiche intrinseche e i valori certificati, l’investimento risulta facilmente ammortizzabile nel medio, lungo periodo di vita del pavimento sopraelevato.

Caratteristiche Fisiche e Petrografiche del Pannello Mongreen :
  • Prodotto naturale;
  • Molto dura e compatta;
  • Prove di carico concentrato e distribuito per carichi pesanti e speciali: superate e certificate 
  • Assorbimento acqua: 0,12% ovvero utilizzabile anche all’esterno
  • Resistente all’abrasione;
  • Non scivolosa;
  • Resistente nel tempo;
  • Facilità di pulizia.   
Marmo, gres, parquet, moquette, pvc, acciaio, sono solo alcune delle infinite possibilità di scelta per la finitura del vostro pavimento sopraelevato. Contattate l'azienda Moncini per toccare "dal vivo" le loro proposte nello showroom di Milano e per ottenere un preventivo per un pavimento sopraelevato.



domenica 14 settembre 2014

Moules au Bleu d'Aoste - Cozze al Bleu d'Aoste

Con questa ricetta ho sperimentato sapori che i francesi adorano, ma che noi italiani non siamo abituati ad apprezzare, ho accostato due ingredienti molto forti che insieme si traducono in un piatto eccezionale: le cozze e il famoso formaggio erborinato Bleu d'Aoste.


Inoltre ho voluto avvicinare due realtà lontanissime, o meglio due regioni italiane geograficamente agli antipodi: la Sicilia e la Valle d'Aosta. Le ho unite attraverso il fil rouge di questa ricetta: due ingredienti eccezionali, il sublime formaggio valdostano erborinato Bleu d'Aoste e un vino bianco siciliano, il Grecanico adatto sia a piatti di pesce che formaggi.

Ingredienti:
1,5 kg di cozze
200 gr di Bleu d'Aoste, per me Centrale Laitière Vallée d'Aoste
1 cipolla media
75 cl di Panna fresca 
una noce di burro
2 bicchieri di vino bianco secco, per me Grecanico Cantine Settesoli
Sale e pepe q.b.
Prezzemolo fresco q.b.


Come primo passaggio occorre lavare accuratamente le cozze e farle spurgare in acqua e sale per circa un'oretta.
Intanto tritare finemente la cipolla e tagliare a dadini il formaggio che serviranno entrambi per la salsa da accompagnare alle moules. 


In una padella antiaderente far soffriggere lo scalogno con il burro ed aggiungere mezzo bicchiere di vino bianco per far si che si appassisca per bene e conservi un'ottimo sapore e profumo. Quando sarà ben appassito aggiungere i dadini di Bleu d'Aoste sbriciolato e la panna. Mescolare con un cucchiaio di legno fino al completo scioglimento del formaggio. 





Intanto che la salsa si cuoce e il formaggio si scioglie, in un’altra padella cuocere le cozze con un bicchiere e mezzo di vino e il pepe fino all’apertura delle valve. Filtrare l’acqua di cottura delle cozze in un colino e versarla nella salsa al Bleu d'Aoste.


Far restringere sul fuoco la salsa fino ad ottenere una crema uniforme e leggermente densa. Versare la salsa calda sulle cozze aperte e servire subito con una generosa spolverata di prezzemolo tritato fresco.
Potreste accompagnare il sughetto che resta sul fondo con dei crostini di pane caldi e croccanti, così da poter assaporare il cuore del piatto!




E' un piatto davvero da provare! Vi stupiranno tutti i sapori e i profumi.





mercoledì 3 settembre 2014

Pane casereccio ai cipollotti e mela

Settembre è arrivato e si riparte con il tran tran della vita quotidiana... c'è chi ricomincia a lavorare a pieno ritmo, chi ricomincia con lo sport, i bimbi sono quasi pronti a riprendere la scuola, le giornate sono più fresche e terse ed io riaccendo il forno!
Adoro fare il pane in casa, è quasi un rito, un gesto d'amore che offro alla mia famiglia: si sprigiona un profumo unico in casa e la fragranza di un buon pane home made è inimitabile.
E poi ammettiamolo, costa decisamente meno farsi il pane in casa, qui in Valle d'Aosta il pane si vende quasi a peso d'oro e sinceramente con quello che costa non ho ancora trovato un buon panificio.
Allora 2 volte a settimana metto le mani in pasta ed accendo il mio amato forno!
Oggi ho provato a renderlo più ricco con degli ingredienti molto semplici, ma che accostati tra loro rendono questa pagnotta casereccia unica nel suo genere!

Ingredienti per una pagnotta da 750 gr: 

500 gr di farina 00
300 ml di acqua tiepida
un cubetto di lievito di birra (25 gr circa)
1 cucchiaino di miele o di zucchero di canna
2 cucchiaini di sale fino
3 cucchiai d'olio evo
una macinata di pepe
dei cipollotti sott'aceto (ne ho usati una decina)
bastoncini di mela essiccati, per me Ad Chini
maggiorana q.b.


In una capiente ciotola versare la farina a fontana e al centro far scivolare lentamente l'acqua tiepida dove è stato precedentemente sciolto il lievito e il miele (o zucchero).
Cominciare a lavorare l'impasto con le mani e poi aggiungere l'olio evo e il sale.


Lavorare a lungo finchè l'impasto non risulterà sodo, ma molto morbido. Creare una palla e lasciatela lievitare per circa 1 ora in una ciotola unta di olio e coperta da una pellicola trasparente.


Dopo circa un'ora stendere l'impasto in una forma rettangolare e posizionate su di esso i cipollotti, le mele, la maggiorana e una spolverata di pepe appena macinato.
Arrotolare su se stesso l'impasto e creare una pagnotta, lavorando il tutto con le mani un pò unte d'olio.
Lasciar lievitare la pagnotta ottenuta ancora per una mezz'oretta.


Infornare in forno ben riscaldato a 180° per circa 45-50 minuti, o finchè non noterete che la pagnotta abbia raggiunto la giusta doratura.


Lasciatelo raffreddare per qualche minuto su di una graticola e addentate il sapore di una volta!


lunedì 11 agosto 2014

Pesche al forno con timo e cannella

Starete pensando che agosto non è per nulla il periodo giusto per accendere il forno e cuocere della frutta, ma vi assicuro che i profumi e gli aromi che si sprigioneranno in casa vi ripagheranno del sacrificio! Tra l'altro, non so se anche da voi, qui sembra autunno, ieri sera piovigginava e faceva decisamente freschino. Che estate strana.. di solito in questo periodo amiamo preparare delle fresche insalate o cous cous freddi, non di certo zuppe, vellutate e frutta cotta!


Beh pazienza, magari ci aspettano un settembre e ottobre infuocati!
Intanto prendete carta e penna e segnatevi questa velocissima ricetta, stupirete i vostri ospiti con dei nuovi sapori e profumi.

Ingredienti (per 4 persone):
4 pesche noci, possibilmente biologiche
4 cucchiai di zucchero di canna muscovado
Qualche rametto di timo
Mezza stecca di cannella
Una tazzina da caffè di limoncello
Un sacchetto da forno Cuki


Preparare un sacchetto forno e inserire all'interno le pesche precedentemente lavate e tagliate a metà (eliminate naturalmente il nocciolo).
Aggiungere la stecca di cannella, il timo, il limoncello e spolverizzare con lo zucchero di canna.


Mescolare le pesche con tutti gli ingredienti e chiudere il sacchetto con l'apposito nastrino blu. Infornare per 20-25 minuti a 190°.


Adagiare il sacchetto in una pirofila, aprirlo delicatamente facendo attenzione ai vapori bollenti che usciranno una volta aperto.
Impiattare in una ciotolina e irrorare con i succhi di cottura che saranno profumatissimi!


 Posate Villa d'Este Home Tivoli
 A presto e buon appetito!




martedì 29 luglio 2014

Pasta con pesto di zucchine

Eccoci alle prese con un orto che straborda di zucchine e come tutti gli anni non so davvero cosa inventare di nuovo! Dalla lasagna vegetariana, allo strudel salato con zucchine, cipolle e formaggio di bufala, passando per una favolosa carbonara vegetale con zucchine e pizzocchheri... insomma le ho provate tutte, ma la mia fantasia non ha limite e quest'estate ho intenzione di provare nuovi piatti, soprattutto veloci e freschi.
Uno di questi è il pesto di zucchine, che è velocissimo da preparare, molto leggero e digeribile e che ha risolto un paio di cene pigre!
Siete curiosi di provare a preparare una pasta velocissima con questo ottimo pesto di zucchine? Seguitemi ai fornelli....

Ingredienti (per 2 persone):

3 zucchine, per me qualità trombetta genovese
ricotta di bufala campana, per me Riva Bianca
3-4 acciughe sott'olio
una manciata di pinoli
una manciata di capperi
3 bei ciuffi di basilico
olio evo
sale e pepe q.b.


Scottare le zucchine con un dito d'acqua per circa 5 minuti e inserirle nel mixer con tutti gli altri ingredienti e frullare fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.


Intanto lessare la pasta, corta o lunga andranno bene lo stesso, seguite i vostri gusti. Noi abbiamo preferito un formato di pasta corto, le caserecce.



Buon appetito!


domenica 15 giugno 2014

L'innovazione delle facciate ventilate

La facciata ventilata rappresenta oggi la fusione della tecnologia al design: è ciò che qualifica un manufatto architettonico in termini di efficienza energetica e ne comunica il suo senso estetico e contemporaneo all'esterno.
In architettura è essenziale analizzare “la pelle” delle facciate dal punto di vista estetico, senza trascurare un’attenta progettazione tecnica. Particolare attenzione, infatti, deve essere rivolta ai movimenti differenziali fra il rivestimento e il supporto, in relazione alle escursioni termiche, attraverso l'efficacia dei ponti termici. 


I rivestimenti di facciata hanno alcune grandi utilità: proteggono la costruzione portante dall'umidità, offrono la possibilità di montare un isolamento termico e consentono di configurare un edificio in maniera originale ed esteticamente innovativa.
La facilità della posa in opera, la manutenibilità e la possibilità di intervento su ogni singola lastra del rivestimento esterno e i minori costi di gestione per gli impianti di climatizzazione, grazie alle minori dispersioni termiche fanno si che le pareti ventilate rappresentano oggi la soluzione ideale anche per cantieri di grandi dimensioni.

Interessante analizzare il progetto di ultima generazione di Porta Vittoria a Milano da parte di un'azienda italiana, Moncini, che con il suo motto “andiamo verso il futuro grazie al passato” è riuscita ad aggiudicarsi, dopo una lunga selezione tra varie aziende competitor che avevano fornito diverse campionature a livello nazionale, la fornitura e progettazione di 15000 mq di facciate ventilate in pietra.
Il progetto, convenzionato con il Comune di Milano e in collaborazione con l'impresa Colombo Costruzioni, si estende su una superficie di oltre 30.000 metri quadri, per un volume di 630.000 metri cubi.
Di seguito le immagini relative alla facciata ventilata, alle soglie dei davanzali per il supermercato Esselunga e gli edifici residenziali e commerciali P, N, O a completamento dell’intervento globale.


Il materiale utilizzato scelto tra la vasta selezione delle campionature è il Beige Imperiale selezionato e controllato fin dalla cava dai tecnici dell'azienda Moncini.


























Ed è proprio la pietra il passepartout di Moncini, un'azienda fondata nel 1910 nel settore della lavorazione delle pietre naturali. Attenti all’evolversi del mercato, dagli anni ottanta hanno sviluppato la produzione di pavimenti sopraelevati, pavimentazioni e rivestimenti tecnici; sono inoltre produttori di manufatti in pietra naturale per l’arredo urbano.



martedì 10 giugno 2014

Vitello Tonnato

Rieccoci con una ricetta tradizionale della cucina italiana, anche se in molti pensano che il vitello tonnato o, meglio conosciuto come vitel tonnè, sia di origini francesi. E invece è un piatto della tradizione piemontese, anche se i lombardi lo rivendicano come loro piatto. Insomma mi sono voluta cimentare anche io, napoletana nel sangue e valdostana acquisita, chissà cosa penserà l'Artusi della mia sfacciataggine! 
La ricetta che ho voluto utilizzare è molto vicina proprio a quella dell'Artusi, ho voluto provare una versione tradizionale, quasi povera, senza ovviamente l'aggiunta della maionese!

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

PER IL VITELLO
600gr di girello, tondino o magatello di vitello (possibilmente di latte)
40 gr di olio evo
1/2 litro di vino bianco, per me Grillo di Cantine Settesoli
acqua o brodo q.b.
1 cipolla piccola
1 gambo di sedano
1 carota
1 rametto di rosmarino
3 foglie di alloro
3 foglie di salvia
2 chiodi di garofano
qualche bacca di ginepro
sale grosso
PER LA SALSA
7 filetti di acciughe
120 gr di tonno all'olio d'oliva sgocciolato
una manciata di capperi
pepe q.b.
succo di mezzo limone
qualche cucchiaio di brodo di cottura del vitello



Per prima cosa mettete la carne (tondino, girello o magatello) in una pentola abbastanza alta con la carota, il sedano, la cipolla, il rosmarino, l'alloro, la salvia, i chiodi di garofano, due cucchiai di olio evo e un pizzico di sale grosso in modo che la carne si arricchisca di aromi e spezie. Bagnate la carne con il vino bianco per farle acquistare maggiore sapore, quindi aggiungete a filo dell'acqua (o se preferite brodo).  
Io ho utilizzato un vino bianco buonissimo, molto aromatico, ma allo stesso tempo dal bouquet molto fresco, Grillo di Cantine Settesoli, ve lo consiglio!
Inoltre ho deciso di adoperare, al posto dell'acqua, del brodo vegetale fatto con il mio famoso dado bimbi!!



Lasciate cuocere la carne a fuoco dolce per circa 2 ore e a cottura avvenuta spegnete il fuoco e lasciatela raffreddare insieme al suo fondo per ameno 2-3 ore. Io ho cotto la carne la sera e l'ho lasciata riposare per tutta la notte, il giorno dopo, per pranzo, l'ho prelevata e poi tagliata a fettine sottili ed accompagnata alla salsa tonnata.



Preparare la salsa tonnata è un gioco da ragazzi, vi bastano pochi ingredienti ed un mixer! Mettete nella ciotola del mixer il tonno sbriciolato e sgocciolato dal'olio, i capperi, le acciughe e una macinata di pepe, diluendo il tutto con del brodo di cottura della carne e del succo di limone (mezzo limone è sufficiente): in questo modo otterrete una salsa cremosa, morbida e soprattutto profumatissima.


Piatti e posate Villa d'Este Home Tivoli
Io e mio marito ne siamo rimasti entusiasti, la carne era perfetta, morbida e succosa, e la salsa deliziosa!
Provare per credere!


lunedì 24 marzo 2014

Biscotti salati di frolla vegan con ripieno ai funghi

Buon pomeriggio amici! Oggi vorrei condividere con voi un'idea molto carina, gustosa e soprattutto veloce per un aperitivo tra amici o semplicemente per uno spuntino salato ed originale.
Questi biscottini di frolla al vino sono stati un successone, uno tira l'altro e sul ripieno ci si può davvero sbizzarrire; io li ho preparati per una cena vegana, in quanto la frolla non presenta uova, burro o latte, quindi perfetta per l'occasione.
Più facile a farsi che a dirsi, quindi mettiamoci subito all'opera!

Ingredienti:
300 gr di farina, per me farina 00 Molini Pizzuti
100 gr di vino bianco secco
80 gr di olio evo
1 pizzico di sale
una confezione di Trifola e Alloro, per me Funghi Valentina

Per prima cosa bisogna preparare la frolla al vino, così da farla riposare una mezz'ora in frigo prima di procedere a creare i biscottini.
Basta versare tutti gli ingredienti in una ciotola ed impastare fino a quando non si otterrà un impasto morbido, liscio ed omogeneo.


Lasciar riposare l'impasto al fresco per 20-30 minuti e poi procedere nello stendere una sfoglia alta mezzo centimetro, coppare con uno stampino rotondo, posizionare un cucchiaino di ripieno su di un lato e richiudere a mezza luna sigillando i lati con i lembi di una forchetta.
Volendo si possono spennellare con del tuorlo d'uovo prima di infornarli, ma non sarebbero più vegani!!


Infornare in forno statico preriscaldato a 180° per circa 20 minuti, o fino a quando non si noterà la doratura della frolla.

Piatto quadrato in polpa di cellulosa Ecobioshopping
Piatto quadrato in polpa di cellulosa Ecobioshopping
Assaporati caldi o freddi vi stupiranno, ma tiepidi vi conquisteranno! Accompagnati ad un buon bicchiere di bollicine e alla giusta compagnia saranno il massimo!